venerdì 29 gennaio 2010

L'APPENDICECTOMIA VELOCE di M.Ardemagni

Nel paese di Zorlandia i chirurghi sono molto lenti nell'asportare appendici. L'opinione pubblica è molto irritata: «Voi medici siete una vergogna nazionale», «All'estero ci mettono un'ora a operare, perché voi ce ne mettete tre?»
«La colpa» si difende un medico, «è dell'amministrazione che non ci mette a disposizione strumenti adeguati.»
«No, purtroppo sono i nostri chirurghi ad essere particolarmente inefficienti» risponde il direttore sanitario

«Dobbiamo anche ammettere che all'estero molta meno gente chiede di essere operata» puntualizza un noto opinionista, «è il sovraffollamento a mandare in tilt il sistema».
Tra le numerose appendici che attendono di essere asportate, ce n'è una che è riuscita a diventare capo di Zorlandia.
Anche l'Appendice-capo si mostra indignata: «Tre ore per operarci? È uno scandalo. Da oggi per legge i medici devono asportarci in trenta minuti: la chiameremo legge della “appendicectomia veloce”».

«Continuano a mancarci i bisturi, non potremo essere più rapidi neanche di un minuto!» protesta il medico».
«Non ci hanno dato i fondi per assumere neanche un medico bravo in più, come potremo migliorare?» si dispera il direttore sanitario. «E la gente continua ad affollare le sale operatorie, serve una campagna di informazione» fa eco l'opinionista.
«Ma quali bisturi, assunzioni e campagne: queste cose costano!» risponde l'Appendice-capo. «Voi medici dovete operare come avete sempre fatto. Dopo mezzora richiudete il paziente, così come si trova: se avete finito di operare, bene, se invece non avete finito, amen. Viva l'appendicectomia veloce, e chi è contro di me, vuol dire che predilige la chirurgia lenta, vergogna!».
Il racconto finirebbe qui, ma c'è un appendice.


Domani doveva essere operata anche l'Appendice-capo, ma ieri sera ha chiesto all'equipe medica di rimandare per un impegno importante: deve incontrarsi con il colon. L'essere umano che la ospita è teso: teme la peritonite. Forse verrà un giorno che riuscirà ad andare anche lui sotto i ferri, ma è sicuro come l'oro che trenta minuti non basteranno. Meglio che se ne faccia una ragione subito, vivrà con l'appendice infiammata ancora a lungo.
  
MARCO ARDEMAGNI
Milanese, antilirico, militesente. 
Soffre il freddo e l'ambrosia. 
Parla a Radio2


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