Il popolo delle primarie sceglie Nichi: «Sarà lui il candidato Presidente alle regionali»
Bagno di folla per Nichi Vendola. È mezzanotte quando esce dal Comitato elettorale di via De Rossi e la gente canta e grida il suo nome, stappando una bottiglia di spumante. I dati non sono ancora definitivi ma parlano di una vittoria schiacciante del governatore uscente sul candidato del Pd Francesco Boccia.
Sarà Vendola il candidato alle regionali di Puglia. Gli elettori del centrosinistra hanno scelto. Sono andati in duecentomila a votare per le primarie e hanno deciso che sarà Vendola a guidarli alle regionali di marzo.
Sarà Vendola il candidato alle regionali di Puglia. Gli elettori del centrosinistra hanno scelto. Sono andati in duecentomila a votare per le primarie e hanno deciso che sarà Vendola a guidarli alle regionali di marzo.
Il primo annuncio di vittoria viene dal comitato di Vendola a un'ora dalla chiusura delle urne: «Abbiamo raggiunto il 65%».
Poi arriva anche l'annuncio del segretario regionale del Pd Sergio Blasi: «Ha vinto Vendola, è stata una giornata di democrazia», scandisce quando sono passate due ore dalla chiusura delle urne e ormai è chiaro che la vittoria del governatore uscente è schiacciante.
I primi commenti del dopo-voto che provano a tracciare gli scenari delle prossime ore. «Sosteniamo Nichi ma lavoriamo per un'alleanza più larga», prova a dettare la linea dal Pd nazionale il capo segreteria di Bersani, Filippo Penati. Ma elaborare il risultato che viene dalle urne pugliesi sarà molto complicato: «Nichi Vendola ha meritatamente vinto le primarie impartendo al nostro partito, e non a Francesco Boccia, una dura lezione che non può più essere ignorata».
Mentre nel Pd pugliese non manca chi festeggia. «La Puglia non si è lasciata condizionare dalla razionalità di alcuni strateghi, ha deciso con il cuore», dice il deputato pugliese Gero Grassi: «Il popolo delle Primarie e i partiti del centrosinistra» hanno «valutato positivamente il risultato conseguito in questi cinque anni dalla giunta di centrosinistra e hanno ritenuto di non disperdere l'esperienza maturata». Secondo Grassi, «è questa la chiave di lettura: non la vittoria di un candidato sull'altro, ma la vittoria di un progetto valido che continua a raccogliere il consenso di militanti e gente comune».
Adesso il punto è «ritrovare la coesione». Vendola «deve condividere la sua vittoria con il Pd, che certamente come partito ha contribuito in larga misura alla sua ricandidatura». E poi, vinte le primarie, «ha il dovere di spendere tutte le energie necessarie, per rendere forte e larga la coalizione e recuperare il consenso e l'amicizia di chi la pensava diversamente».
«Respinto il ricatto centrista», dice il deputato del Pd Mario Barbi: «Gli elettori del centrosinistra con la loro partecipazione hanno respinto il tentativo dei vertici nazionali del Pd di decidere a livello di capi-partito i candidati presidenti e votando Vendola hanno rifiutato il ricatto centrista che voleva imporre candidato e modo oligarchico di fare politica».
Al comitato di Vendola, intanto già si festeggia da un pezzo. A un'ora dalla chiusura delle urne Nicola Fratoianni, coordinatore regionale di "Sinistra, Ecologia e Libertà", già contava intorno al 70. «Dato omogeneo in tutte le province», scandiva. Mentre anche fuori dalla Puglia cominciava a rimbalzare il tam tam.
È bastata l'affluenza alle urne a farlo partire. Con il Pd Parisi che, senza spettare gli esiti del voto, commenta: «I cittadini pugliesi che nel 2005 avevano aperto la strada hanno impedito - sottolinea Parisi - che la Puglia, che delle primarie era stata la culla ne diventasse la tomba. È bene che i sostenitori della democrazia della delega ai professionisti e ai capi partito se ne facciano una ragione».
File lunghe, attese pazienti anche di 50 minuti-un'ora, sfidando un freddo insolito per la Puglia, per votare alle primarie che il centrosinistra ha organizzato per scegliere il candidato presidente alle regionali di marzo. I pugliesi si sono mobilitati e quando chiudono le urne alle nove di sera il conto dei votanti viaggia verso i duecentomila.
Più di quelli che andarono al voto nel 2005 quando Boccia e Vendola si confrontarono per la prima volta: allora l'economista del Pd era sostenuto da tutti i partiti della Grande Alleanza Democratica (Gad), mentre dall'altra parte Vendola, appoggiato solo da Rifondazione comunista e dai Verdi, a sorpresa uscì vincente dal confronto con poco più di 1.600 voti di vantaggio.
In quella consultazione, che fece da apripista per le altre primarie nel centrosinistra anche a livello nazionale, a votare in Puglia furono poco meno di 80.000 persone: si votò in 112 seggi in tutta la Puglia. In questa consultazione sono stati allestiti oltre 200 seggi, almeno uno in quasi tutti i comuni della regione.
Nel Salento, a Monteroni e a Trepuzzi, dove un cronista era riuscito a votare malgrado non fosse residente in alcuno dei due comuni, sono stati rimossi i presidenti dei seggi che gli avevano consentito la doppia preferenza.
I seggi chiuderanno alle 21 e da quel momento i risultati dello spoglio confluiranno nel centro di raccolta nella sede del Pd regionale a Bari. Sarà lì che, quando gli esiti del confronto saranno chiari, i due candidati terranno una conferenza stampa nella quale, stando a quanto annunciato nei giorni scorsi, il perdente dichiarerà il proprio appoggio al vincitore.
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